Intervista: Ferdinando Samonà

Puoi raccontarci qualcosa di te? Nome, età, dove giochi abitualmente e se preferisci il tennis, il padel o entrambi.
Ciao, mi chiamo Ferdinando Samonà, ho 43 anni e gioco abitualmente a tennis al circolo Ads Tennis Arenella.

Quando hai iniziato a giocare? E cosa ti ha spinto ad avvicinarti a questo sport?
Ho iniziato a giocare a tennis molto tardi, a 38 anni, e per puro caso: mi trovavo per lavoro a Singapore e avevo la fortuna di alloggiare in uno di quei super hotel con piscina, campi da tennis, calcio, eccetera. Durante un fine settimana, decisi di provare alcuni degli sport offerti dall’hotel e prenotai il mio primo campo da tennis: un campetto al 38esimo piano con vista mozzafiato sulla città. Forse complice la stupenda location di Singapore, ma sicuramente fu amore a prima vista, e da allora non ho più smesso di giocare!

Quali sono i tuoi colpi migliori? E su quali aspetti del tuo gioco stai ancora lavorando per migliorarti?
Non ho colpi particolarmente forti e tecnicamente devo ancora migliorare molto. Ma corro tantissimo e gioco in difesa facendo il massimo per non sbagliare e regalare punti all’avversario. Questo spesso mi ha consentito di battere giocatori tecnicamente più forti di me.

Come alleni il tuo gioco? Segui lezioni con un maestro o preferisci affinarti giocando partite?
Ho cominciato a prendere lezioni nell’ultimo anno per migliorare tecnicamente, ma le partite mi danno più soddisfazione e sono sempre alla ricerca di un avversario da sfidare 🙂, e grazie a Gameset sono riuscito a trovare tantissimi “compagni di gioco“.

Cosa rappresenta per te il tennis? È un modo per rilassarti o una vera e propria passione?
Sono un Manager di azienda e lavoro molto al computer e con ritmi spesso stressanti. Con il tennis riesco a tornare in una dimensione spensierata che allo stesso tempo mi stimola con una competizione positiva e divertente. Il tennis è quindi per me principalmente una fonte di svago e, all’interno di questo perimetro, si può anche dire che è diventata una vera e propria passione.

Quando scendi in campo, cosa ti motiva di più? Ti concentri sul divertimento o sulla competizione per vincere?
Entrambe, la competizione mi diverte e per divertirmi mi piace che ci sia un po’ di competizione.

Come hai scoperto Gameset? Qual è stata la tua prima impressione? Da quanto tempo lo utilizzi?
Cercavo app di “incontro per tennis” 🙂 e ho avuto subito un’ottima impressione. Ormai la uso da quasi 2 anni e siamo un bel gruppetto di giocatori “incalliti” a Napoli, gruppetto che cresce sempre di più e che include giocatori a tutti i livelli.

In che modo Gameset ti è stato utile? Quali sono, secondo te, i suoi punti di forza? E ci sono aspetti che credi possano essere migliorati?
E’ stato utile ad incontrare e conoscere altri giocatori ed organizzare tornei. Il punto di forza è l’intefaccia semplice da usare e soprattutto le statistiche dove puoi seguire i tuoi progressi e anche quelli dei tuoi avversari.
Non vedo particolari punti deboli.

Partecipi spesso ai tornei organizzati su Gameset. Cosa ti piace di più di queste competizioni? Qual è stata la tua esperienza nei tornei?
Si, sempre e la facilità con cui ci si può organizzare e la flessibilità nel poter riorganizzare le partite quando serve rendono Gameset ideale per chi come me lavora e spesso deve cambiare programma.

Con chi ti piace giocare solitamente? Preferisci variare centro sportivo e avversari o ti trovi meglio a giocare con persone e in luoghi familiari?
Mi piace incontrare sempre nuovi giocatori ed osservare i vari stili di gioco degli avversari e le diverse personalità in campo!

Hai fatto nuove amicizie grazie al tennis? E in che modo Gameset ha contribuito alla tua rete di conoscenze?
Gameset ha fatto si che mi potessi connettere con diversi giocatori di tennis nella città in cui vivo. Ma non solo. Io viaggio molto per lavoro, e spesso mi fermo per qualche giorno in diverse città d’Italia e con Gameset ho la possibilità di contattare giocatori della città in cui mi trovo e molto facilmente organizzare una partita!

Come affronti le partite importanti? Hai una strategia per gestire la pressione o il nervosismo?
Concentrandomi solo sul dare il 100%. Se do il 100%, so che se perdo ho incontrato qualcuno da cui imparare e dunque ne uscirò con più esperienza. In questo modo, percepisco la sfida come una situazione win-win per me e la pressione si trasforma in massima concentrazione e divertimento. Funziona (quasi) sempre. Capitano ovviamente quelle giornate in cui tutto va storto. E anche questo fa parte del gioco!